venerdì, febbraio 29, 2008

Stato delle acque e situazione pesca per il week end

Con questa foto della bella "codona " catturata da Matteo chiudiamo la prima settimana della stagione 2008.
Le catture che si sono verificate sono state caratterizzate dalla presenza di parecchie "vecchie" nei primi due giorni e di un discreto numero di pesce rilasciato ma con un calo di catture gia' dal secondo giorno. Scarsissime le catture durante la settimana e come ogni anno ci vorranno ancora una decina di giorni affinche' le nuove arrivate comincino a farsi vedere. In questo periodo le trote stanno sul fondo a sbaffarsi le verdine e se qualcuna si prende ..e' al 90 % grazie alla ...variabile Cxxx !!!
Il livello delle acque e la corrente rimangono bassi come all'apertura.
In compenso il week end la temperatura sara' un po' piu' alta e non piovera'.

Il primo giorno ..... "all'asilo" di una nuova nidiata di Lacustri

Ieri abbiamo finalmente trasferito gli avannotti di Lacustre nati dalle uova che avevamo depositato alla fine di gennaio nelle vaschette di incubazione in acqua libera.
Assieme a queste 1000 , visto il risultato ottenuto, abbiamo avuto la gradita donazione di altri 5-6000 avannotti di Lacustre da parte dell'assessorato provinciale alla pesca .
Le "piccoline" sono state trasferite nella parte alta del vascone a Vizzola in una vasca protetta in cemento ( l'asilo) di circa 24 metri quadri profonda 80 cm con un continuo ricambio di acqua proveniente dal canale.
Gli avannotti rimarranno in questo luogo protetto ( e guardato a vista) per tutto l'anno e saranno accuditi e controllati dai soci che si sono offerti con entusiasmo ad alimentarle giornalmente con lo specifico mangime a base di farina di pesce per il novellame.
L'obbiettivo e di svezzarle e portarle fino alla dimensione di 12-15 cm prima di rilasciarle e si stima di riuscirci entro l'inizio della prossima primavera in modo da liberare l'asilo per la prossima nidiata che andremo a far nascere

giovedì, febbraio 28, 2008

Lacustri alla grande

Ancora foto di lacustri catturate all'apertura.
Questa stagione si sta' prospettando veramente interessante per come si sono ben sviluppate e ben adattate le lacustri rilasciate gli scorsi anni.




mercoledì, febbraio 27, 2008

Apertura stagione 2008 : tiriamo le prime somme

L'apertura ha visto un gran numero di soci sul canale nonostante il freddo e la nebbia della mattinata ( e non poteva essere diversamente).
Le catture sono state non eccessive ma ben distribuite lungo il corso del canale e chi se le e' andate a cercare... ha trovato pane per i suoi denti.
Belle "vecchie" e cattive in piena corrente che hanno messo a dura prova l'attrezzatura con parecchie rotture e pesce di rilascio recente nelle morte.
Le catture si sono avute in numero maggiore nelle prime ore della giornata per poi calare bruscamente nelle ore e nei giorni successivi.
Attualmente le trote rilasciate alla fine della scorsa settimana non si sono ancora stabilizzate e ambientate ma di fatto , hanno gia' cominciato a rimpinzarsi di verdine anche quest'anno particolarmente numerose ed in avanzato stato di sviluppo ( forse a causa delle temperature miti dell'inverno).
Come ogni anno le catture dei primi giorni saranno seguite da un paio o piu' di settimane che....te le devi andare a cercare... .
La cosa interessante e' che abbiamo constatato che effettivamente le semine degli anni precedenti stanno dando degli ottimi risultati con numerose catture di "vecchie" superiori ai 2,5 - 3 kili) e parecchie catture di pesce che lo scorso anno erano attorno al kilo e che quest'anno e' attorno ai due chili.
Le catture sono state effettuate con tutte le tecniche in uso sul canale senza nessuna piu' catturante di altre.
Anche una femmina di luccio di 4,5 chili ( piena di uova) ha abboccato ed e'stata rilasciata subito dopo la foto

Catture particolari



Anche un luccioperca ( Sandra ) da annoverare fra le catture dell'apertura. Si tratta di un piccolo perca di 1 kilo e la cosa strana e' che e' stato catturato in pieno giorno in piena corrente. Di solito sono pesci che cacciano al crepuscolo o di notte e che stazionano pigramente nelle morte. La cattura di perca nel canale ha gia' fatto segnalare esemplari di 5-6 chili nelle stagioni precedenti

martedì, febbraio 26, 2008

Gente contenta apertura 2008 Seconda

Molte catture di trote cresciute e sviluppate nel Canale ci stanno facendo pervenire richieste di informazioni su come associarsi anche da molto lontano. ( doppio click sulle immagini per i dettagli)
Stupendo maschio di fario



Stupenda lacustre

Bellissima iridea




Fantastica fario














Presidente felice

Gente contenta Apertura 2008 Prima








































le giovani leve..

Federico quest'apertura ha superato il maestro. Questa fario e' la quarta della giornata catturata a rotolone in piena corrente . Sara' meglio che lo abbandoni alla sua strada !!!!!

Oggi .... me la tiro proprio!!!!

La mia apertura e' stata proprio alla grande!!!

3 lacustri per un totale di 6 chili catturate pescando con le camole a ROTOLONE.

La piu' bella e' quella della seconda e terza foto del peso di 2,5 kg. che mi ha fatto superare la quota di peso giornaliera consentita ( le prime due pesavano assieme 3,5 kg).
E' stata proprio una gran bella apertura da sogno contrariamente ai cappotti che ho collezionato negli anni scorsi .
Vi assicuro che "la vecchia" in piena corrente sembrava un motoscafo !!!!


Apertura 2008 : .... se comincia cosi'.....!


Alex , uno dei piu' giovani soci, dopo 4 ore e 4 chilometri di discesa da Vizzola ha avuto premiata la sua costanza e il suo impegno nel cercare di capire la pesca nel canale catturando questa iridea in piena corrente .
Come prima uscita in queste acque difficili non c'e' male considerando che ha fatto tutto da solo seguendo i consigli dei "vecchi" del canale.
La felicita' di Alex e' una delle piu' belle immagini con la quale apriamo la carrellata "GENTE CONTENTA STAGIONE 2008"

sabato, febbraio 23, 2008

Stato delle acque per l'apertura

Livello basso di 20/30 cm
Acqua limpida
Corrente lenta
Nebbia prevista nelle prime ore del mattino

Trote ben distribuite in centro canale lungo tutto il tratto con pochi inbrancamenti



INIZIO PESCA ORE 7.00
Chi si ferma a pranzo al LOCALE di Maddalena prenoti in mattinata

venerdì, febbraio 22, 2008

Secondo lancio apertura stagione 2008

IL LANCIO E' STATO EFFETTUATO E LE ...BAMBINE SONO A SPASSO PER IL CANALE.
LA CORRENTE LENTA NE FAVORISCE LA DISPERSIONE E QUESTA APERTURA SARA' UNA BELLA GIORNATA DI "PESCA VAGANTE" PER INCROCIARLE


APERTURA STAGIONE 2008: Considerazioni di inizio stagione

Con il lancio odierno di 5 quintali di trote si conclude l'attivita' di preparazione dell'apertura della stagione 2008 che stando a quanto abbiamo constatato quest'inverno ci dovrebbe riservare gradite sorprese.
I due anni di attivita' precedenti della riserva hanno permesso grazie ai numerosi lanci di pesce selezionato di veder costituito un "fondo" di trote che si sono adattate bene, si sono fatte furbe e che abbiamo avuto il piacere di vedere "in frega" a Dicembre.
La ricchezza di insetti,verdine e minutaglia del canale ha consentito alle trote di svilupparsi al ritmo di 8-900 grammi a stagione e gia' lo scorso anno si sono catturate bellissime trote Iridee a da 2,5 - 3 kg molto "cattive" e combattive.
Si sono inoltre realizzate catture di "vecchie" attorno ai 4 chili e parecchi "incontri ravvicinati" con le REGINE del canale ( vecchie LACUSTRI) che hanno spaccato tutto.
Ma l'aspetto che piu' ha gratificato i Soci della riserva e' stato il constatare che sempre un maggior numero di pescatori sta' cominciando ad apprezzare uno stile di pesca rispettoso e non predatorio portando a casa solo il pesce che vuole mangiare, ricercando con tecniche mirate alla cattura del "trofeo", rilasciando con cura e attenzione le trote che cosi' diventano "piu' furbe" e che daranno altre emozioni nel futuro.
Parecchi soci poi si occupano spontaneamente della pulizia delle sponde , di dare suggerimenti e indicazioni ai nuovi soci, di sorvegliare quotidianamente che i predatori ( cormorani e bracconieri) non facciano danni.
Anche i nuovi associati , superate le difficolta' e i cappotti delle prime uscite di pesca in acque' cosi' difficili , entrano nello spirito del Canale e diventano parte integrante di questa bella compagnia di amici con un obbiettivo comune di salvaguardare, valorizzare e godersi questo ambiente particolare.
Con il contributo di tutti siamo certi che le cose continueranno a migliorare e che continueremo a vedere il CANALE sempre piu' popolato di trote, "vecchie", "regine" e....... gente contenta.

Domenica 24 alle ore 13 chi vuole aggregarsi al pranzo di apertura ( 10 Euro) si prenoti per tempo al ristorante IL LOCALE di Maddalena Tel 0331252932 .

giovedì, febbraio 21, 2008

Primo lancio della Stagione 2008

Il primo lancio di 4 qli di trote provenienti dal Valdossola e' stato effettuato in mattinata .
Domani si procedera' con il secondo lancio di 5 Qli di trote provenienti dal Trentino.
Tutti i soci sono invitati a vigilare in questi giorni per disturbare i cormorani e "informare "eventuali pescatori distratti che vorrebbero cominciare a pescare prima di Domenica.
Il livello del Canale e' basso e la corrente lenta ( rispetto al solito) ; L'acqua e' trasparente al massimo ( si vede il fondo a 5-6 metri).
Il servizio di Vigilanza e' attivo e presente lungo il canale; segnalate eventuali irregolarita' !!!!!

LA RISERVA E' TUA RISPETTALA E FALLA RISPETTARE

mercoledì, febbraio 20, 2008

Al fine di evitare gli scompensi e gli inconvenienti degli scorsi anni invitiamo chi si deve iscrivere a non attendere sabato a farlo per non rischiare di trovare esauriti i permessi presso il negozio di fiducia.Facendolo durante la settimana saremo in grado di rifornire i negozi che li esaurissero anzitempo in modo da evitare per domenica di " .. guardare e non ... pescare"

Una filosofia condivisa da un numero sempre maggiore di pescatori

Catch & Release

Che cos'e' : in inglese letteralmente significa prendere e rilasciare ossia traducendolo in modo piu' vicino a noi cattura e poi rilascia il pescato. Questo tipo di pratica, denominata anche NO KILL, e' nata in America parecchi anni fa trasformatasi successivamente in una vera e propria filosofia di pesca. In Italia si sta piano piano diffondendo soprattutto tra i praticanti della pesca con esche artificiali sia a spinning che a mosca. Il principale scopo di tale comportamento e' la salvaguardia della specie ittica. A questa frase molti lettori storceranno il naso, se non di peggio, ribattendo che la scarsita' di pesce e' dovuta all'inquinamento, alla mancanza di ripopolamento, al bracconaggio e non ai pesci trattenuti. Queste sono, anche se piu' o meno vere, solo scuse per la nostra coscienza. E' un comportamento un po' alla Ponzio Pilato : - io me ne lavo le mani tanto non colpa mia ! . Se oltre al degrado ci mettiamo anche noi pescatori a prelevare inutilmente il pesce, non potra' altro che andare peggio. Non ha molto senso portare a casa il pescato se poi finisce in pattumiera perche' troppo oppure non si ha voglia di mangiarlo o addirittura pulirlo ; tanto vale rilasciarlo ! . L'esperienza americana ha dimostrato ( i dati si trovano facilmente un po' ovunque ) che tale comportamento aiuta la conservazione e l'incremento del patrimonio ittico. Se proprio non ci si sente di praticare il NO KILL nel suo pieno significato del termine, si cerchi almeno di limitare il piu' possibile il numero dei pesci trattenuti. E' gia' un buon inizio ! . Col tempo magari rilascerete tutto il pescato. Il NO KILL pero' non deve essere una scusa per violare i regolamenti tipo pescare in periodo di divieto. Tutti i discorsi fatti sinora cadono pero' se non vengono seguiti pochi accorgimenti. Infatti rilasciare un pesce ferito perche' slamato male o maltrattato durante le operazioni di cattura ha ben poche possibilita' di sopravvivere. Vediamo questi accorgimenti.
REGOLE PRINCIPALI DEL NO-KILL
1) USARE AMI SINGOLI E SENZA ARDIGLIONE Gli ami multipli (ancorette) e gli ami con ardiglione provocano al pesce ferite gravi che ne mettono in pericolo la sopravvivenza. Usando ami singoli e privi dell'ardiglione potremo slamare più facimente il pesce e senza provocargli danni. Pur facilitando la slamatura, gli ami privi di ardiglioni, sono in grado di provocare danni di una certa entità, specie a carico delle strutture della bocca e della gola del pesce, che, nei casi più gravi, muore a causa dell'impossibilità di alimentarsi o per la gravità delle ferite riportate, soprattutto in conseguenza del combattimento. Anche se il pesce riesce a sopravvivere andrà incontro ad un periodo di stress alimentare che potrebbe pregiudicarne la condizione.Normalmente l'amo senza ardiglione non aumenta in modo significativo la percentuale di slamature durante il ricupero del pesce.
2) RECUPERARE E SLAMARE IL PESCE VELOCEMENTE Il pesce durante il ricupero lotta strenuamente per liberarsi. Questa lotta impari provoca uno stress grave con rilascio di un livello eccessivo di acido lattico. Sintomo di questo stress eccessivo causato da un ricupero lento è la posizione che il pesce assume dopo esser stato rilasciato: sta fermo a lungo e, nei casi più gravi, si abbandona in posizione orizzontale alla corrente. Ugualmente importante è la slamatura veloce favorita dall'assenza dell'ardiglione sull'amo. Il pesce può sopravvivere fuori dell'acqua solo per pochi minuti ed è opportuno ridurre questo tempo a pochi secondi, e comunque dove possibile è consigliato tenere il pesce in acqua.
3) TENERE IL PESCE IN ACQUA Se nel ricupero portiamo il pesce sin sopra riva, specie se sabbiosa o sassosa, ciò gli cagionerà altre ferite causate dagli urti o dallo sfregamento su di una superficie ruvida. Rammentiamo che la pelle del pesce è ricoperta da un muco protetivo e che la perdita di questo muco causata dallo strusciamento sul terreno può determinare infezioni da parassiti. Il pesce va quindi rilasciato mentre è ancora in acqua.
4) MANEGGIARE DELICATAMENTE IL PESCE CON LE MANI BAGNATE È essenziale non toccare il pesce con le mani asciutte: subisce un shock termico dovuto alla differente temperatura del nostro corpo (36°) rispetto a lla sua che è poi quella dell'acqua dove vive. Bagnarsi le mani riduce abbastanza lo shock termico ed evita anche l'asportazione del muco superficiale.
La delicatezza e l'attenzione nel maneggiarlo è altrettanto importante: non mettetegli le dita nelle branchie e non stringetelo. Il guadino, ma solo se ha una rete senza nodi, può essere d'aiuto purché si stia attenti a non far impigliare le maglie della rete sulle branchie.
5) LA SLAMATURA Oltre a farlo delicatamente e velocemente mantenendo il pesce in acqua, è opportuno utilizzare delle pinze (ottime le pinze emostatiche che si acquistano con pochi euro).
Il pesce allamato profondamente (allamato cioè non sulla bocca ma nell'esefago) non deve essere slamato. In questo caso la slamatura provoca ferite assai gravi in parti vitali: è meglio tagliare il finale. A questo punto il pesce sarà nuovamente libero, potrebbe riuscire ad espellere l'amo attraverso l'ano (facilitato dall'assenza degli ardiglioni) anche se sarà assai più probabile che i danni riportati durante il combattimento all'apparato digerente lo portino rapidamente alla morte.
6) LA RIANIMAZIONE Se il pesce è esausto non va lasciato andare immediatamente: occorre ,dove le condizioni lo permettano ,mantenerlo in acqua tenendolo con le mani e contro corrente.
Muovendolo un po' in avanti ed indietro faremo entrare l'acqua e quindi l'ossigeno nelle sue branchie e lo rilasceremo solo quando inzierà a muoversi da solo cercando di liberarsi. Consigliamo un recupero veloce della preda per non stancarla troppo.

Tecniche di pesca sul canale : Ballerina e morto

Per i dettagli e delle attrezzature della tecnica di pesca con il pesciolino morto e imbragato vi rimandiamo al sito ESCA & PESCA ( clicca QUI) sul quale Fabrizio sta' continuamente dettagliando sulle canne e mulinelli.
Per la pesca a Ballerina, rimandiamo una approffondita spiegazione al mese di Aprile che precede l'apertura di questa raffinata tecnica

martedì, febbraio 19, 2008

Attrezzature da canale : Il guadino

Riproponiamo un articolo dello scorso anno sulla tipologia di guadino da usare sul canale che come per tutte le attrezzature suggerite deve essere robusto e leggero ma soprattutto con maglia MOLTO larga







Chiaccherando con alcuni nuovi soci che per la prima volta approcciano la pesca alla trota nelle acque del canale e' emersa l'esigenza di suggerire alcune "regole di base" sulle tecniche e gli attrezzi da usare.


Il guadino da usare sul canale e' a maglia larga ( la piu' grossa che trovate) con manico possibilmente in alluminio ( pesa di meno ed e' abbastanza robusto) richiudibile ed estensibile ( 2 o meglio 3 metri) perche' ve lo dovete portare appresso nell'azione di pesca ( normalmente in movimento).


L'importanza di un buon guadino a MAGLIA LARGA la si comprende immediatamente se si prova ad immergere un guadino "normale" nella corrente del canale : diventa una vela che riuscirete a tenere ferma solo usando due mani !!!!


Questo tipo di guadino a maglia stretta e' quello che le trote preferiscono !!!



Tecniche di pesca sul canale (terza parte)

Pesca a Spinning
Anche per la pesca a spinning sul canale con l'uso di artificiali, e' essenziale l'utilizzo di attrezzature robuste dove la parte del leone la fa' il mulinello.
Essendo la canna molto rigida e quindi con poca azione ammortizzante, diventa determinante ( oltre al "manico" del pescatore) una frizione eccellente e ben tarata.
Quando la trota abbocca in piena corrente, la frizione non deve "scivolare"via velocemente ma rilasciare il filo solo nei picchi delle tirate di fuga.Una frizione troppo rigida rischia di far spezzare la lenza (anche se di buona dimensione) quando la trota salta.
E' questo il momento piu' difficile della cattura : una trota "incazzata" di due o tre chili che salta fuori di un metro in piena corrente, vi assicuro che se tutto non e' efficente al 100% ,vi puo' lasciare ... soli e desolati a porvi le domande su dove avete sbagliato per aver perso l'incontro ravvicinato della vita.
E' importante riuscire a cogliere con un attimo di anticipo il momento in cui la "bambina" decide di tentare il colpo gobbo e abbassare immediatamente la canna rialzandola , senza strappi ma mantenendola continuamente in tensione, quando si rituffa.
Le attrezzature:
Canna compresa fra 2,5 e al massimo 3 metri con potenza di 60 grammi.
Mulinello eccellente ( no a mezze misure) e in perfetto ordine ( ben oliato, senza sbavature sugli archetti, senza polvere e terra sui dischetti della frizione).
Filo madre del 25-30 morbido
Piombo affusolato intercambiabile del 20- 30 in funzione della corrente
Girella con moschettone grossa per la madre e girella tripla con moschettone del 10 per l'artificiale.
Terminale del 20-22 lungo 1-1,5 metri ( non risparmiate su questo)
La montatura si effettua infilando i gommini del piombo intercambiabile sulla madre e terminandola con la girella grossa alla quale va attaccato il terminale che finisce con la girella tripla con moschettone.
ATTENZIONE AI NODI. Non fate scorrere il filo in fase di chiusura senza averlo inumidito perche si rischia di "cuocerlo".
Artificiali da utilizzare al di la' dei classici rotanti meps a pallini neri o rossi , se trovate dei Vibrax non lasciateli a casa. La misura non deve essere inferiore al 3 e se puntate alto andate sul 4.
Per le imitazioni ( rapala e similari) si utilizzano quelle galleggianti da 7- 9 cm .
La tecnica di pesca si basa sul lancio"a rischio" nel senso che occorre lanciare a monte verso il centro del canale , tenere leggermente in tensione in modo da sentire quando il piombo arriva sul fondo ( a monte) , cominciare solo in quel momento il recupero alzando la canna in modo che l'azione combinata della corrente e del recupero, faccia fare una "larga e lunga curva in profondita' all'artificiale.
E' quello il momento a rischio e catturante che dura poche decine di secondi dopo di che' l'artificiale si porta a valle e sale in superfice per la forza della corrente.Il "rischio" e' che mentre con il rapala galleggiante, pur essendo sul fondo difficilmente si incaglia, con il cucchiaino che tende per sua natura a scendere.......
La bravura del pescatore e' di prolungare al massimo il momento catturante della "curva in profondita' regolando sapientemente la velocita' di recupero ( bassa in questa fase) e l'accompagnamento scendendo la corrente

lunedì, febbraio 18, 2008

Tecniche di pesca sul canale ( seconda parte)

Pesca a galleggiante
Anche la pesca a galleggiante esercitata sul canale e' una pesca di "movimento" caratterizzata da lunghe passeggiate.
La portata del Canale impone ,eccetto che nelle poche morte, di seguire la discesa del galleggiante effettuando una leggera trattenuta.
L'attrezzatura da utilizzare deve essere robusta ed e' costituita da una bolognese abbastanza rigida ( la lotta e' dura) ma leggera ( durante le camminate occorre portarsi appresso tutta l'attrezzatura).
La canna deve essere lunga almeno 6 metri con filo in bobina del 20-22. Il galleggiante va scelto in funzione della portata del momento e del tratto dove si intende pescare. La sua portata varia da 10 grammi in regime di magra a 15-20 grammi in regime di canale alto soprattutto se si pesca nel tratto iniziale.
La montatura e' costituita fondamentalmente da una tratta dal galleggiante al piombo-base di 5 metri ( filo madre 20-22 ) e da un buon terminale di un metro del 14-16 o 18 .
Si usa un piombo base intercambiabile da 10-12 grammi ( o una tourpille) fermato da una girella tripla con moschettone al quale agganciare il terminale con un amo del 8 - 10.
Sul terminale si monteranno poi dei piombi spaccati equamente distanziati fino a raggiungere l'affondamento necessario e lasciando libero 30 - 40 cm finali in modo da favorire lo "svolazzo" dell'esca.
Come esca si utilizza il verme di terra medio o la coppia di camole del miele.
Il segreto di questa pesca e' di imparare a "leggere l'acqua" e adattare l'azione di trattenuta in quanto ,contrariamente a quanto puo' apparire a prima vista, la corrente in superficie non e' la stessa del fondo soprattutto in prossimita' delle curve ( i posti migliori).
L'azione di pesca si esercita seguendo il galleggiante che deve scendere la corrente a 4-5 metri dalla riva rimanendo sempre a una decina di metri a monte esercitando una leggera trattenuta in modo che il piombo base viaggi in prossimita' del fondo preceduto dalla lenza vera e propria.

....................continua nei prossimi giorni .

venerdì, febbraio 15, 2008

Un migliaio di fiocchi rosa e azzurri sul Canale

Ecco le prime immagini delle "piccoline" che ,se tutto continua cosi', ci daranno grandi soddisfazioni nel giro di un paio d'anni.

Lustriamoci gli occhi .......per adesso !

Una bella lacustre di un paio di chili mentre sta' "bollando" nelle acque della riserva

giovedì, febbraio 14, 2008

Tecniche di pesca sul canale ( prima parte)

Al di la' della classica pesca di attesa (a fondo) praticabile in pochi posti sempre affollati ( nei bacini) , la pesca nel canale si caratterizza come una pesca in movimento ( di caccia) nei tratti con corrente piena .
Le varie tecniche hanno in comune la "robustezza" dei terminali e di tutta l'attrezzatura a partire dai mulinelli ( serie 3000 - 3500), alle canne ( 30-60 grammi, lunghezza attorno ai 3 metri) e al guadino ( maglia molto larga in nailon, grande bocca e manico robusto lungo un paio di metri).
In bobina e' preferibile non scendere al di sotto di un buon filo del 22-25
La robustezza dell'atrezzatura e' necessaria per via della taglia dei pesci che si somma alla loro combattivita' e alla forte corrente.
In attesa dell'apertura della pesca con la "ballerina" ( a maggio) le tecniche piu' utilizzate ad inizio stagione sono:

1- Morto manovrato ( ampiamente e dettagliatamente spiegato in queste settimane nel sito di Esca & Pesca da Fabrizio)

2- Rotolone .
MONTATURA: Piombo a palla dai 20 ai 30 grammi sul filo madre, ammortizzatore in gomma,girellona, finale di 1 -1,5 metri del 20-22 e amo dal 4 al 10 innescato con vermone o con due camole.
TECNICA:
Si lancia verso la sponda opposta leggermente a monte, si lascia arrivare a fondo, si mette in tensione fino a che si sente il "rotolone" del piombo sul fondo.
Come il piombo ci superera' verso valle, sempre tenendolo in "tiro" e sentendolo rotolare si comincera' a seguirlo ,senza farlo alzare dal fondo. fino a che la corrente lo portera' "sotto" la riva dove stiamo pescando.
La difficolta' di questa tecnica e' quella di riuscire a sentire "il piombo che rotola" e riuscire a tenerlo in centro canale ; se non lo sentite vuol dire che vi muovete troppo lentamente rispetto alla corrente o che il piombo e' troppo leggero.
Attenzione che se il piombo non rotola sul fondo........vi farete solo un gran bella passeggiata !

Altro problema che capita le prime volte e' "l'ingarbuglio" del finale che si arrotola sul filo madre; cio' accade generalmente se si fanno movimenti di "tira e molla". Un trucco da utilizzare le prime volte e' quello di mettere un ulteriore piombo spaccato da 1-2 grammi sul finale a 30-50 cm dall'amo.
In questo modo si diminuisce l'ingarbugliamento da "tira e molla"

Importante in questa pesca e' di controllare spesso l'integrita' del finale e degli ultimi 5-10 metri della madre in quanto lo "struscio" sul cemento del fondo si "mangia "il filo. Cambiatelo spesso per non avere brutte sorprese !!!

..............................continua nei prossimi giorni

mercoledì, febbraio 13, 2008

Lancio del 12 Febbraio : troppi Cormorani

Il primo lancio della stagione che era stato pevisto per il 12 Febbraio e' stato rinviato a causa della aumentata presenza dei cormorani nelle acque del Canale.

In queste ultime settimane abbiamo constatato che il numero dei cormorani che "picchiano" nelle acque della riserva e' aumentato soprattutto a causa del loro viaggio di ritorno dalle acque della laguna veneta verso i territori del nord europa che avviene risalendo la pianura Padana . La loro presenza e' variabile perche' si fermano solo il tempo di "rifocillarsi" e poi nel giro di un paio di giorni ripartono; se trovassero una riserva "imbandita" dal rilascio di alcuni quintali di trote non ancora ambientate......allungherebbero le vacanze !!!!!

Il lancio di apertura (9 quintali) e' stato pertanto spostato agli ultimi giorni della settimana precedente la domenica di apertura e invitiamo tutti quanti a frequentare il Canale in quei giorni ( a partire dal giovedi) per disturbare i cormorani ( non solo quelli volanti ).

martedì, febbraio 12, 2008

I SOLITI IMBECILLI !!!!

Ci risiamo !!!!
I guardiapesca ed i volontari della Riserva Il canale, hanno cominciato a trovare nei giorni scorsi dei TIRONI piazzati strategicamente in vari punti sul Canale.
Gia' lo scorso anno erano stati individuati e segnalati un paio di bracconieri che dopo l'intervento si erano "pentiti" a fronte delle sanzioni.
Quest'anno ci stanno riprovando ( probabilmente altri IMBECILLI) piazzando tironi innescati a verme e camola al bacino di Tornavento, nella morta delle gradinate e in vari punti del canale.
Invitiamo tutti i soci che si trovano a passeggiare sul CANALE a prestare attenzione a lenze attaccate ai paletti dei guard rail e a spuntoni vari ( usano anche piantare chiodi di acciaio nel cemento in prossimita' dei "giri" d'acqua " favorevoli).
Se li trovate, tagliateli e segnalateci la localita'.

LA RISERVA E' TUA RISPETTALA E FALLA RISPETTARE