lunedì, giugno 29, 2009

Marmorate e Lacustri a confronto

Tre belle immagini che possono servire ad evitare confusioni ed errori.
L'habitat del canale favorisce il viraggio verso l'argento di tutti i tipi di pesci ed in particolare delle trote che sono note per il loro mimetismo. Nel dubbio comunque , un vero appassionato della pesca
nel canale, rilascia al volo .

MARMORATA del canale : livrea grigio argentea con marmoratura leggera















MARMORATA del fiume : marmoratura molto marcata e pinnette gialle intenso





LACUSTRE SELVATICA: Livrea argento metallico con punteggiatura nera e punteggiatura rossa quasi assente. Le macchie sulla linea fianco-ventrale assumono la forma di una grossa X ( o asterisco) nera
Anonimo ha lasciato un nuovo commento post "Marmorate e Lacustri a confronto":

Aggiungerei, se posso, che la ''vera'' lacustre ha scaglie piccole che si staccano al contatto con la pelle, come l'alborella, e una testa di dimensioni minime rispetto al corpo e un notevole sviluppo della zona ventrale in età adulta(cicciona insomma)

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Non solo trote

Non solo trote il canale offre a chi sa' coglierne la poesia
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Indigeni del Canale

In una foto due indigeni abitanti del Canale. Alex il Killer e la sua preda preferita la classica tipica Iridea panciona del Canale ( kg 2.3). La "panciona" non e' una nuova razza di iridea ma e' un pesce che e' cresciuto strabuffandosi di verdine in piena corrente e che quando ce l'hai agganciata lo capisci subito che hai a che fare con qualcosa di serio e impegnativo sia per le atrezzature che per il pescatore.
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Un Maschione per il Motta

Alla fine e' riuscito a trovarlo il suo maschione dopo tanto girovagare lungo il Canale. Che e' un maschio lo si vede dalla forma a becco della mandibola inferiore . Pinnatura perfetta e livrea con assenza di punteggiatura rossa indicano che si tratta di esemplare di Fario cresciuto nel canale.
Gli amici si sono ora rassicurati perche' erano preoccupati quando il Motta si aggirava lungo il canale in posti strani alla ricerca di un "bel maschione" con la sua bicicletta rosa e a volte anche con un ombrellino dello stesso colore
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venerdì, giugno 26, 2009

Interessato alle ESCORT ??

Quanto costa una ESCORT??
Com'e' una ESCORT??
Dove posso trovare una ESCORT ???

Se sei interessato clicca QUI per soddisfare le tue curiosita'

mercoledì, giugno 24, 2009

lunedì, giugno 22, 2009

Forti trote per forti emozioni

Cattura da esperti agli schiumoni . La corrente fortissima tempra le trote e anche una "piccola" da 1,7 kg tira come una vecchia da 3 kg.
Si tratta di una delle prime catture importanti di questa stagione realizzata in uno dei tratti piu' impegnativi e difficili , all'inizio della Riserva, a causa della fortissima corrente e del gran volume d'acqua
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..all'alba dopo il temporale


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Quando gli alievi superano i maestri......

Alessandro , l'allievo del Motta, ancora una volta ha dimostrato di avere avuto un grande Maestro che pero' nel fargli la foto ha cercato ( malignamente) di fargliela sbagliata mettendo un dito davanti all'obbiettivo.
Il Barbone e' stato agganciato a camolera e guadinato dopo una lunga lunga discesa. Pesava sui 5 kg ed e' stato rilasciato subito dopo la foto.

Un pensiero filosofale per il Motta : quando gli alievi superano il maestro ( ed e' questo il caso) significa che hanno avuto un grande Maestro ( o forse che e' il momento di dedicarsi ai funghi)
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Le pancione del Canale

Le verdine cominciano a scarseggiare e le Pancione cominciano ( finalmente) a muoversi.Gli specialisti del "rotolone" comiciano anche loro !
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Il fattore C... di Frank


Frank ci fa' sapere del suo fattore C... di questo week end

venerdì, giugno 19, 2009

Ripartita la Centrale di Tornavento

Ieri sera la Centrale di Tornavento e' ripartita ripristinando il normale flusso delle acque.
Il livello a monte fino a Vizzola e' disceso ( era salito di 50-70 cm ) e la corrente ha ripreso in pieno ( si era rallentata di molto).
Queste erano le buone notizie e adesso quelle meno buone....
Sembra che sia iniziato lo stacco delle erbe dal fondo il che se sta' ad indicare che le trote fra poco avranno meno verdine a disposizione e si dovranno muovere a cercare altro comporta pero' ,per i prossimi 15 giorni almeno, difficolta' maggiori nella pesca a causa delle erbe che sporcano le esche.
In queste condizioni diventa quasi impossibile pescare ad esempio con tecniche di pesca in trattenuta o a recupero ( camolera,cucchiaino,morto)e si vedranno parecchi pescatori che tireranno fuori , anche controvoglia, le bolognesi per pescare a galleggiante ( almeno 15 grammi).

Anche qui' e' utile ricordare che se vi scappa con le vostre signore di dire che "andate con la bolognese" e' meglio precisare subito di che si tratta al fine di evitare equivoci familiari

mercoledì, giugno 17, 2009

Superquark ieri sera meritava proprio

Per chi se l'e' perso in tv

Centrale di Tornavento in blocco

La centrale di Tornavento e' stata fermata per lavori di manutenzione che dovrebbero terminare ,speriamo, venerdi' 18 giugno.
Conseguentemente tutta l'acqua "salta " dallo scolmatore creando tumultuosi nuovi giri di corrente



Il rilascio previsto delle trote, nel tratto a monte della Centrale di Tornavento, e' stato effettuato dai responsabili della Riserva principalmente nella parte alta ( Casa Gialla) al fine di limitare al massimo la discesa delle trote verso Turbigo.

lunedì, giugno 15, 2009

La SELVATICA

La piena del Ticino,oramai in corso da 3 mesi, agevola la discesa delle LACUSTRI selvatiche dal lago nel CANALE. Le loro caratteristiche identificative sono:
1-Livrea completamente argentea e con le squame piccole che si staccano al contatto delle mani.
2- Pinnatura completamente sviluppata e con le pinnette ventarli orlate di giallo
3-Muso a punta con dentatura evidente sul bordo esterno
4- Coda leggermente arcuata
5- corpo molto slanciato
6-Maculatura completamente nera ( nessun puntino rosso) con la fila delle macchie laterali inferiori che sono a forma di X e non tondeggianti
Quella della foto pur pesando solo 980 grammi era lunga 52 cm con la fila dei dentini che addirittura quasi sporgeva dal labbro.
Nel corso dell'ultimo mese si sono registrate diverse catture di piccole selvatiche fotografate e prontamente rilasciate grazie appunto alla piena del Ticino che era qualche anno che non avveniva. La Piena sta' continuando alimentata dallo scioglimento delle nevi mantenendo fredde le acque e promette di continuare ancora fino a Luglio e cio' contribuisce ad allungare la stagione di pesca in quanto le acque fredde mantengono in buona salute ed in attivita' le "bambine".

Sicuramente una grande soddisfazione per Enzo che ha catturato una principessa Selvatica gia' alla prima stagione di frequentazione del canale e che a pieno titolo entra nella galleria di Gente Contenta Stagione 2009
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giovedì, giugno 11, 2009

.....per chi se' l'e' perso ..


... e in mezzo scorre il fiume

E' il titolo del film capolavoro interpretato magistralmente da Bred Pit e Rober Redfort.
Sicuramente un Film da vedere e da far vedere a chi si ostina a non capire cosa sia la pesca in generale e a mosca in particolare ,io me ne sono innamorato.... per la sua semplicità,per la poesia e per tutte quelle sensazioni che mi provoca ogni qualvolta lo vado a rivedere.

NOTA: NON fatelo nel canale !!!!



Una bella iniziativa dei responsabili della Riserva ILCANALE e da OLD CAPITAN in ricordo di un MAESTRO : ANTONIO CASTIGLIONI



PESCARE A CAMOLERA

Ha più di 60'anni e, come tutte le tecniche escogitate da noi italiani, si è rivelata micidiale. Ha fatto la gioia di un'intera generazione di pescatori e poi è caduta in disuso, complici certe assurde persecuzioni legislative che la accusavano ingiustamente di far strage di pesci pregiati. Ora è il momento di riabilitare la camolera, per almeno due buoni motivi. Primo: non è affatto vero che sia dannosa, basta recarsi in qualsiasi fiume pulito ove è consentita la "fila" di camole per vedere quante trote e temoli sguazzano numerosi nelle correnti. Secondo: la diminuita presenza di pescatori ha fatto sì che raschi e rapide siano oggi molto meno frequentati a tutto vantaggio dei pesci che vi pinneggiano, molto più tranquilli e vulnerabili.

Non importa essere un "drago" della pesca, anche un principiante può iniziare a fare catture già dalla prima uscita. Il bello della camolera sta anche qui: si tratta di una pesca molto semplice, che non richiede una grande attrezzatura né troppa abilità. Naturalmente, se si vogliono ottenere risultati costanti, bisogna mettere in atto qualche trucco.

La camolera permette di pescare tutti i pesci delle veloci e pulite correnti di fiumi e torrentoni. E' una pesca di ricerca che comporta spostamenti frequenti, lanci e recuperi; quindi molto dinamica e divertente. E un sistema pulito che richiede un'attrezzatura semplice, facile a praticarsi ma che esige spirito di osservazione e, quindi, una certa concentrazione. E poi non dimentichiamo che il pesce resta allamato con ami piccoli, spesso privi di ardiglione, e perciò lo si può rilasciare vivo e vegeto nel rispetto più totale della natura.

L'attrezzatura

Per iniziare basta una sola canna: quella tradizionale è una canna ad innesti in tre pezzi, ad azione rapida e rigida. L'ideale è una tre metri e trenta in carbonio, con una potenza di lancio fino a trenta grammi, dotata di portamulinello scorrevole per ottenere una perfetta bilanciatura col mulinello. In alternativa si potrà utilizzare anche una canna telescopica da lancio un po' potente, del tipo di quelle usate nei laghetti capace di lanciare almeno 30-40 gr. di zavorra.

La zavorra è costituita dai classici "temolini", piombi montati su un pezzo di tubo in gomma che, contenendo aria, li rende mobili e saltellanti sul fondo, permettendo alla corrente di trasportare la montatura.

Il mulinello deve essere robusto, con una discreta capacità di contenere filo e una frizione eccellente. Il nylon in bobina deve essere uno 0.20 di buona qualità, con perfetta tenuta al nodo e buona resistenza all'abrasione.

Di camole è bene possederne un discreto assortimento di taglie e colori. Il montaggio della camolera viene generalmente effettuato sulle cosiddette "lenze di fiducia": si tratta di lenze costriite con asole costituite da nodi scorrevoli. In queste asole viene inserita la camola, montata su un bracciolo di naylon che termina con un nodino. Questo sistema consente di sostituire velocemente le camole semplicemente tirando i nodi scorrevoli. Infatti le camole devono essere sostituite fino ad individuare il colore e il tipo di camola su cui i pesci mangiano .

Inoltre, visto che quasi sempre si pesca stando in acqua per avvicinarsi al pesce che, specie nei mesi che fa caldo, si sposta nella vena principale della corrente, occorrono anche un buon paio di stivali a tutta coscia o alla cintola (beIt) e un guadino.

Ci sarebbe da dire parecchio sull'eterna controversia tra canna morbida e canna rigida. Limitiamoci a consigliare un attrezzo rigido: i fusti in carbonio ad alto modulo oggi permettono di ottenere attrezzi leggeri e sensibilissimi nel cimino, che danno un controllo dell'esca incredibile. Poi scegliere un attrezzo fra i tre metri e trenta e i tre metri e sessanta con un'ampia gamma di pesi lanciabili, che permetta di pescare in qualsiasi fiume e di salpare un bel temolo o una trota con celerità

Le Esche

Questo è un argomento che suscita molti dubbi tra i principianti. Se puntiamo a temoli, trote e cavedani è sufficiente un certo numero di imitazioni di ninfe montate su ami piccoli, dal numero 12 al 16. La struttura dell'amo ha molta importanza. Non dimentichiamo che si lavora in condizioni difficoltà, col pesce che vende cara la pelle anche perché può sfruttare la corrente. L'amo deve avere un'ottima penetrazione, reggere alle sfuriate senza spuntarsi o piegarsi e avere le dimensioni adatte per montarvi l'imitazione. Andranno bene degli ami bronzati, con punta lunga e ardiglione arretrato, oppure quelli di tipo valsesiano, con punta molto lunga e senza ardiglione. Esistono in commercio ami appositamente fatti per la costruzione delle camole.

Il Temolo è la preda principe e la più pregiata di questa tecnica che permette di insidiare allo stesso modo anche trote, cavedani e barbi.

Dopo la fase primaverile, quando può andare bene qualsiasi imitazione purché di tinta tendente al marrone e verde marcio, con l'arrivo del caldo la disponibilità di cibo aumenta. Tra i sassi dei raschi è tutto un brulicare di larve. Le effimere si schiudono; basta osservare attentamente la superficie del fiume dove l'acqua è increspata per vedere un'enorme quantità di ninfe che affiorano dal fondo per dar vita all'insetto alato. Durante il tragitto che va dai sassi alla superficie l'insetto è facile preda dei pesci, però bisogna offrir loro un'imitazione quanto più verosimile possibile. Colore e sagoma sono determinanti.

Nel caso di acque torbide come quelle che può capitare di trovare dopo un improvviso temporale estivo, ottima è una ninfa di lana a corpo rigato in tinsel argento o oro di colore nero o marrone, tipo March Brown con peduncoli di pernice. Una buona variante è il colore oliva, se l'acqua è molto calda. In alternativa va bene anche l'imitazione di ninfa in pelo di lepre, difficile da trovare nei negozi, che Imita le grosse ninfe di insetti del genere Ecdjonuridi.

Se l'acqua è limpida dare la preferenza a ninfe piccole, più chiare ma sempre su toni oliva, con qualche riflesso argenteo o dorato derivato dall'inserimento di tinsel. Il temolo è sempre molto sensibile a queste tonalità. Il suo stomaco e la curiosità tipiche di un pesce insettivoro sono insaziabili sotto questo aspetto.

Per trote e cavedani possono andare bene le ninfe dorate con una piccola striscia di tinsel oro sulla parte inferiore e in testa una hackle di gallo, di colore marrone, oliva o giallo. Sui fiumi di buona portata e acqua chiara, come il Ticino o l'Adda, queste imitazioni hanno sempre dato ottimi risultati nei confronti delle trote. Sarà forse per la forma panciuta fatto sta che i salmonidi, da buongustai impenitenti, non sanno resistere a queste esche molto appetitose purché ben presentate.

Ma esiste un modo di capire che cosa sta mangiando il pesce, così da usare sempre le imitazioni più redditizie? Un trucco c'è, ma farà storcere il naso a certi "puristi". Si tratta di sventrare la prima trota o cavedano decenti e osservare cosa hanno nello stomaco. Le camole mangiate per ultime sono ancora integre e ben visibili, sicché non ci vuole molto a capire se le nostre imitazioni dovranno avere certe sfumature, più o meno hackles o determinate dimensioni. Una volta trovata l'esca, non resta che sostituire le tre camole con quella giusta per aumentare le probabilità di cattura. Così, cambiando i vari tipi di ninfa e il peso da applicare a fine fila in funzione delle condizioni dell'acqua, si ottengono, un po' per volta, risultati sempre più soddisfacenti. Come sempre, però, gran parte del successo dipende dall'abilità personale, dall'inventiva e dalla capacità di trarre insegnamento dalle esperienze maturate sul campo.

  • Leggi e limitazioni
  • In alcune regioni d'Italia, come ad esempio in Piemonte, la pesca a camolera è stata vietata per l'assurdo pregiudizio che si tratti di una pesca distruttiva perché troppo micidiale. In realtà non si capisce con quale fine logico si è demonizzata una tecnica di pesca tanto tradizionale, che proprio in questi luoghi ha avuto le sue origini.

    Un dato di fatto è che per esempio in Trentino oppure nel fiume Adda in Valtellina, ove questa tecnica è permessa, il numero dei temoli è addirittura in aumento!

    Non è meglio usare il cervello e inculcare il principio della autolimitazione e rispetto delle leggi? Si può, al limite, ridurre il numero delle esche, tre artificiali sono più che sufficienti; limitare il periodo, limitare i giorni, ma a cosa serve abolire?

  • Antonio Castiglioni.
  • martedì, giugno 09, 2009

    lunedì, giugno 08, 2009

    SENZA PAROLE

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    RILASCIATE LE BAMBINE ............



    RILASCIATE LE BAMBINE......... SE VOLETE INCONTRARE LE REGINE........















                              Lacustre di 4,100 KG lunga 72 cm catturata da SAMPEY con Camolone, terminale del 22 e canna BLACK MAGIC 3560 (la matadora del Canale)




    mercoledì, giugno 03, 2009

    La classe non e' acqua !!!




    Lacustre di 1,8 kg con terminale dello 0,12 mm 

    Per la galleria di .. GENTE CONTENTA 2009


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    Spinning... pesante


    Cucchiaino rotante ... e tanta costanza  oltre all'esperienza per "tirare fuori" questa bestia da 4, 5 kg lunga due ciabatte ( n°42)   e un pezzo ( totale 72 cm) dal correntone del canale. Per riuscire a mettere in secco queste "taglie forti", e'altresi' indispensabile che tutta l'attrezzatura sia di primordine , rapportate alla stazza   e in perfetta efficenza altrimenti... possiamo solo che raccontarcela di aver agganciato la "Marisa"
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    ..con quella faccia un po'cosi.. quell'espressione un po' cosi'...


    ma come fanno ad avere un'espressione .. cosi'seriosa  con quelle due bambine di quasi 3 kg fra le braccia????
    Sorridete gente... sorridete la prossima volta !!!!!; sono foto per GENTE CONTENTA e non ne capitano tutti i giorni di queste "bambine"
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