giovedì, maggio 31, 2007

CENTRALE di Vizzola: concordati i nuovi limiti di divieto di pesca


A seguito dell'incontro odierno fra il Responsabile della centrale e il Presidente della riserva accompagnato dal Responsabile della vigilanza ittica, e' stato stabilito il limite inferiore del tratto di DIVIETO ASSOLUTO DI PESCA a valle della centrale di Vizzola Ticino.
Il tratto , della lunghezza di 150 metri, ( delimitato da appositi cartelli) inizia dallo scarico della centrale e termina all'altezza della scaletta in cemento sulla sponda sinistra ( lato proprieta' ENEL).
E' stato cosi' ridotto il tratto interdetto alla pesca che originariamente ci era stato richiesto di attuare sino alla congiunzione con la "morta " guadagnando cosi' circa 200 metri per la pesca.
Nonostante gli attuali divieti e la vigilanza , "i soliti" furbi hanno comunque continuato a fare incursioni nella zona tabellata di divieto tant'e' che altri cucchiaini,piombi e similari sono stati ritrovati ancora nel parcheggio delle auto.
E' stato pertano deciso che chiunque verra' individuato a pescare nel tratto vietato, verra' immediatamente ritirato il tesserino e perennemente radiato dai soci della riserva.
La pesca sul tratto rimesso a disposizione e' praticabile da oggi stesso.
DOPPIO CLICK SULLA CARTINA PER VEDERE MEGLIO le indicazioni dei limiti

Trofeo Fly trout del 17 giugno: Pranzo

Al termine della mattinata di pesca in occasione del trofeo Fly Trout, ci troviamo a pranzo in localita' Maddalena al ristorante IL LOCALE ( nella piazzetta).
Il menu' e' a base di pesce ( di mare) ed il costo e' di 15 euro.
Dopo il pranzo si continuera' a pescare nel tratto della gara che per tutta la giornata e' riservato ai soci che vi hanno partecipato.

CLICKA SULLA LOCANDINA A LATO PER VEDERE IL MENU'

mercoledì, maggio 30, 2007

Domenica 17 Giugno : trofeo Fly Trout

L'arcipesca provinciale di Varese organizza il trofeo Fly Trout sponsorizzato dal negozio di pesca Todeschini di Legnano .
La partecipazione e' aperta anche ai non soci ed il costo di iscrizione e' per tutti di 10 Euro.
La manifestazione avra' luogo nel bacino a monte di Tornavento e la lunghezza del tratto di pesca sara' determinato dal numero degli iscritti
Le iscrizioni si effettueranno a partire dalla prossima settimana presso i negozi di pesca che verranno indicati .
Rimanete in contatto su queste pagine per i dettagli nei prossimi giorni

Corrente piena , livello alto ... e tramonto spettacolare





La perturbazione dei giorni scorsi ci ha lasciato con uno spettacolare tramonto ( le foto sono state fatte alla centrale di Tornavento).


Il livello del lago maggiore e' salito di 1 metro sopra lo 0 idrometrico in 48 ore assicurandoci cosi' una buona portata d'acqua per le prossime settimane e soprattutto per il prossimo lancio del 5 Giugno.


La forte corrente sta' ripulendo velocemente le alghe che si erano formate la scorsa settimana e che rendevano problematica la pesca con la camolera. Ci vorranno comunque almeno una decina di giorni per ritornare alle condizioni ideali per questa pesca.


Parecchio pesce bianco sta' entrando nel canale ( gardon,alborelle, scardole,cavedanelli) rimpinguando il "foraggio" delle trote e con presenza di grossi esemplari di "gialdoni" (cavedani)

che superano il kilo come quello nella foto catturato ( e subito rilasciato) da Federico con le moschette



martedì, maggio 29, 2007

Video dello Scaricatore di Vizzola

Lo scaricatore di Vizzola entra automaticamente in funzione quando il livello delle acque all'imbocco delle condotte e' troppo alto .
Lo scarico avviene "a bordate" lungo uno scivolo che con tre salti fa' fare alla massa d'acqua un salto complessivo di 35 metri.
Cio' comporta nelle immediate vicinanze della fine dello scivolo ondate di 1-2 metri che consigliano MOLTA ATTENZIONE ad avvicinarsi troppo .

CLICCA QUI' PER IL VIDEO

Il Canale e' al massimo

Funalmente le piogge dei giorni scorsi hanno portato una bella "botta di vita" nelle acque della riserva.
Il livelllo dle lago maggiore , salito di oltre 20 centimetri ha consentito l'aumento della portata del Canale che ora addirittura "straborda" dai troppopieni delle Centrali.
La temperatura dell'acqua e' rientrata al di sotto dei 16 gradi ( era gia' arrivata a 19-20 !) e la forte corrente rimette in attivita'le trote oltre che agevolare l'entrata nella riserva di nuovi esemplari provenienti dal lago e dal Ticino.
Piombatura pesante per tutte le tecniche di pesca e guadini a maglia larga ( altrimenti quando lo mettete in acqua diventa una vela) .

lunedì, maggio 28, 2007

Sabato 26 maggio:una bella giornata

Come tutti gli anni anche quest'anno l'Arcipesca ha organizzato una gara di pesca con i ragazzi della comunita' dell'ANFAS .La gara si e' svolta ( nonostante le minacce di pioggia) ai laghi RASCAROLA a Marano ticino e oltre alle trote e' stata catturata ( e rilasciata) una bella Carpa.
La giornata si e' poi conclusa con "i piedi sotta ad un tavolo" in compagnia dei ragazzi .
E' stata per i soci e per i ragazzi proprio una gran bella giornata.




giovedì, maggio 24, 2007

SHOW DAY al CLAN i giorni 25 e 26 maggio


Il giorno 25 e 26 maggio, il negozio CLAN di Mornago organizza il DAIWA SHOW

mercoledì, maggio 23, 2007

La principessa del Canale

La foto non rende minimamente l'idea ne le emozioni provate dai 5 soci che hanno avuto la fortuna di vedere dal vivo un esemplare giovane ( la principessa) delle trote auoctone ( le Regine ) del Canale.

Si tratta probabilmente di un ceppo di lacustre che si e' stabilizzato nelle acque del canale ( e del bacino del Villoresi) e che in queste acque si riproduce.

L'esemplare ( immediatamente rilasciato senza mai toccarlo con le mani o con il guadino) era lungo circa 12 cm , ha abboccato superficialmente su una moschetta e la livrea e la forma erano uniche:

punteggiatura nera su sfondo cangiante verde acqua con riflessi dorati e pinnatura perfetta e quasi trasparente alle estremita'.

I pescatori presenti hanno inviato questa foto pregando di prestare la massima cura nel rilasciare questi piccoli esemplari che con l'aumentare della temperatura diventano voraci e si attaccano a qualunque esca.

L'esemplare adulto piu' grosso catturato lo scorso anno era di 3,8 kg ( dal moschettiere Giovanni)


martedì, maggio 22, 2007

Un maschio perfetto ( di trota)

Un esemplare perfetto ( la trota) di vecchio maschio di fario caratterizzato dal "becco" e dalla coda molto sviluppata .
La cattura e' stata effettuata all'alba ( classico) con le moschette da Alex ( sempre il solito)

Catture week end del 19 maggio


Trote ben distribuite lungo il corso del canale e catture altrettanto ben distribuite ( bisogna andare a cercarsele)



GLI DEI NON SOTTRAGGONO AGLI UOMINI IL TEMPO PASSATO A PESCARE (tavoletta Assira 2000 A.C.)-----------

GLI DEI NON SOTTRAGGONO AGLI UOMINI IL TEMPO PASSATO A PESCARE (tavoletta Assira 2000 A.C.)-----------
e Angelo ( classe 1920) ne e' la dimostrazione

Forse in Canada....

Forse in Canada si incontrano esemplari di questa stazza di Luccio ( 125 cm e 10 kili).
Il luccio e' stato catturato con un cucchiaino rotante e terminale del 30 nel bacino all'imboccatura del Canale dove inizia la Riserva.




lunedì, maggio 21, 2007

Centrale di vizzola: Zona di Divieto

Aderendo alla richiesta della Direzione della Centarle Enel di Vizzola, nella giornata di Domenica si e' provveduto alla posa d'urgenza dei cartelli indicatori del tratto di riserva nel quale e' vietata la pesca.
La richiesta urgente e' dettata dalla necessita' di garantire in primis la sicurezza dei lavoratori Enel ed anche per la sicurezza dei mezzi e degli isolatori ceramici dei trasformatori ( del costo di alcune migliaia di Euro).
Sia nel parcheggio che nel recinto dei trasformatori sono stati recuperati piombi, ballerine e cucchiaini !!!!!
Nei prossimi giorni il Direttivo dell'arcipesca si riunira' con all'ordine del giorno la definizione del tratto da sottoporre alla chiusura della pesca in modo da evitare che incidenti del genere non possano piu' accadere mettendo in pericolo ,oltre alla sicurezza dei lavoratori e dei beni Enel, anche tratti piu' consistenti della riserva.
Rammentiamo inoltre ,se ce ne fosse bisogno, che l'area Enel e' propieta' privata sottoposta al codice Penale per quanto riguarda la tutela della propieta'come ben indicato dai nuovi cartelli esposti.







venerdì, maggio 18, 2007

Centrale ENEL di Vizzola Ticino: AVVISO A TUTTI I SOCI



LA RISERVA E' TUA RISPETTALA E FALLA RISPETTARE


A causa dello sfondamento di una vetrata della sala macchine causata da un piombo da pesca di 40 grammi, ci e' stato ingiunto di adottare provvedimenti urgenti al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori della Centrale e della propieta' ( mezzi da lavoro e dei dipendenti).
Le misure urgenti ci sono state richieste in attesa delle decisioni che verranno adottate dall'amministrazione provinciale gia' informata dei fatti.
L'arcipesca aderendo alla richiesta della direzione della Centrale provvedera' alla posa dei cartelli di divieto temporaneo e di segnalare il tratto dove e' vietato esercitare la pesca.

TUTTI I SOCI SONO INVITATI A RISPETTARE E A FAR RISPETTARE QUESTE NUOVE LIMITAZIONI AFFINCHE' LE AZIONI DI POCHI NON METTANO IN DISCUSSIONE LA CONTINUITA' DELL'USO A TUTTI QUANTI DELLA RISERVA

Quando si dice "moschetta rossa".......

Quando un "moschicida" del canale dice di usare la moschetta rossa , in realta' ha detto tutto ... e non ha detto nulla.
Infatti ,come potete vedere qui' a lato , le tonalita' del rosso utilizzato dipende dal materiale oltre che dal colore con il quale la moschetta e' stata realizzata.
Ovviamente centra anche la forma, la dimensione dell'amo , la presenza della testina.

Queste moschette di vari rossi e struttura , sono state selezionate da Fabrizio ( ESCA & PESCA) che costantemente testa sul CANALE il risultato delle sue "creazioni".
Tenete ben presente che il colore da utilizzare cambia a seconda dell'avanzare della stagione ( il colore buono per l'apertura non e' detto che sia buono anche a meta' stagione)
Posted by Picasa

Un barbo presidenziale

Il nostro presidente continua la collezione di esemplari "presidenziali" ( non poteva essere diversamente).
Il "sommergibile" pesava oltre 5 kili ed e' stato salpato dopo oltre 20 minuti di "tiro alla fune".
Ovviamente la moschetta utilizzata non e' dato sapere di che tipo fosse .
L'esemplare e' stato subito rilasciato per la gioia del prossimo pescatore che lo incontrera'.
Posted by Picasa

Moschette micidiali


Nella difficile ed estremamente tecnica pesca a camolera, oltre alla canna ( super sensibile), al lancio ( a monte), alla camminata ( lasciando sempre a monte la ballerina senza trascinarla) , al peso della ballerina ( in funzione della corrente) e all'orario ( prime ore dell'alba e al tramonto, la differenza la fa' la "moschetta" ( colore, forma, dimensione.....).
E' questo il fattore vincente che pero' nessuno vi rivelera' mai e dovrete scoprirlo da soli.

...non ha il morbillo !!!!

Questa stupenda fario non ha il morbillo ma le macchie quasi arancione della livrea lo hanno fatto pensare non appena salpata.
E' stata catturata dal nostro presidente dell'Arcipesca con camolera e moschette "personali".
E' proprio un bell'esemplare "presidenziale"
Posted by Picasa

giovedì, maggio 17, 2007

Camolera : la filagna

Le camole vengono montate sulla "Filagna" che e' un'insieme di spezzoni di filo ( normalmente del 25) collegati fra di loro con due nodi scorrevoli per consentire di inserire e togliere agevolmente il "braccetto" che tiene la camola.
Importante e' far fare un giro in piu' di sicurezza al Braccetto in modo che non si sflili dal cappio dei nodi della Filagna.

Camolera: le ballerine del Canale


....Non si preoccupino le signore quando sentono dire dai mariti o morosi che vanno a pescare con "la ballerina".
Quelle che girano sul canale non sono brasiliane ma si tratta del nome in gergo del "TEMOLINO".
Il sopranome deriva dall'azione che la ballerina sviluppa sul fondo "ballando e saltellando" trasportata dalla corrente.
La ballerina viene appesa all'estremita' dell camolera tramite un elastico destinato a rompersi in caso di incaglio permettendoci cosi' di recuperare le moschette.
Le condizioni della corrente in questi giorni consigliano l'uso di pesature non superiori ai 15- 20 grammi e in certi "giri" addirittura atorno ai 5-8 grammi.

Camolera:il guadino con la rete in nylon

Il guadino con la sacca della rete in Nylon e' indispensabile nella pesca a camolera per evitare di perdere decine di minuti ( preziosi quando stanno mangiando) a sbrigliare le moschette dopo una cattura.
Infatti, le reti di altro materiale , cotone o con fili seppur sintetici ma intrecciati, si rivelano una trappola micidiale per gli ingarbuglio che il pesce riesce a fare nella fase di salpaggio.
Posted by Picasa

Camolera : barbi da rilasciare



I barbi sono in pieno periodo di "frega" nel canale e attaccano alle moschette ( soprattutto con corpo rosso, tinselo argento e testina dorata) in qualunque ora del giorno a differenza delle trote che "pasturano" all'alba e al tramonto.

Chi si imbatte nel barbo se ne accorge subito dalle "testate" verso il fondo e dal tiro costante e possente .

Se poi capita un "sommergibile" ( superiore ai 4-5 kili) , e' bene avere un grande guadino ma soprattutto sperare che ci sia qualcuno in giro per darci una mano a salparlo perche' oltre alla forza del pesce, anche la corrente del canale ( seppur debole in questi giorni) rende difficile il tutto.

I barbi vanno immediatamente rilasciati ( come i pighi ed i cavedani) in quanto e' oltretutto il periodo di divieto per la "Frega"

Nella foto un "barbetto" attorno al Kilo

martedì, maggio 15, 2007

Camolera : un articolo di un indimenticabile amico

Antonio Castiglioni ,uno dei piu' grandi cultori della "bella pesca", ci ha lasciato questo prezioso articolo ricco di spunti e di indicazioni sulla piu' tradizionale e coinvolgente tecnica di pesca.

PESCARE A CAMOLERA
Ha più di 60'anni e, come tutte le tecniche escogitate da noi italiani, si è rivelata micidiale. Ha fatto la gioia di un'intera generazione di pescatori e poi è caduta in disuso, complici certe assurde persecuzioni legislative che la accusavano ingiustamente di far strage di pesci pregiati. Ora è il momento di riabilitare la camolera, per almeno due buoni motivi. Primo: non è affatto vero che sia dannosa, basta recarsi in qualsiasi fiume pulito ove è consentita la "fila" di camole per vedere quante trote e temoli sguazzano numerosi nelle correnti. Secondo: la diminuita presenza di pescatori ha fatto sì che raschi e rapide siano oggi molto meno frequentati a tutto vantaggio dei pesci che vi pinneggiano, molto più tranquilli e vulnerabili.
Non importa essere un "drago" della pesca, anche un principiante può iniziare a fare catture già dalla prima uscita. Il bello della camolera sta anche qui: si tratta di una pesca molto semplice, che non richiede una grande attrezzatura né troppa abilità. Naturalmente, se si vogliono ottenere risultati costanti, bisogna mettere in atto qualche trucco.
La camolera permette di pescare tutti i pesci delle veloci e pulite correnti di fiumi e torrentoni. E' una pesca di ricerca che comporta spostamenti frequenti, lanci e recuperi; quindi molto dinamica e divertente. E un sistema pulito che richiede un'attrezzatura semplice, facile a praticarsi ma che esige spirito di osservazione e, quindi, una certa concentrazione. E poi non dimentichiamo che il pesce resta allamato con ami piccoli, spesso privi di ardiglione, e perciò lo si può rilasciare vivo e vegeto nel rispetto più totale della natura.
L'attrezzatura
Per iniziare basta una sola canna: quella tradizionale è una canna ad innesti in tre pezzi, ad azione rapida e rigida. L'ideale è una tre metri e trenta in carbonio, con una potenza di lancio fino a trenta grammi, dotata di portamulinello scorrevole per ottenere una perfetta bilanciatura col mulinello. In alternativa si potrà utilizzare anche una canna telescopica da lancio un po' potente, del tipo di quelle usate nei laghetti capace di lanciare almeno 30-40 gr. di zavorra.
La zavorra è costituita dai classici "temolini", piombi montati su un pezzo di tubo in gomma che, contenendo aria, li rende mobili e saltellanti sul fondo, permettendo alla corrente di trasportare la montatura.
Il mulinello deve essere robusto, con una discreta capacità di contenere filo e una frizione eccellente. Il nylon in bobina deve essere uno 0.20 di buona qualità, con perfetta tenuta al nodo e buona resistenza all'abrasione.
Di camole è bene possederne un discreto assortimento di taglie e colori. Il montaggio della camolera viene generalmente effettuato sulle cosiddette "lenze di fiducia": si tratta di lenze costriite con asole costituite da nodi scorrevoli. In queste asole viene inserita la camola, montata su un bracciolo di naylon che termina con un nodino. Questo sistema consente di sostituire velocemente le camole semplicemente tirando i nodi scorrevoli. Infatti le camole devono essere sostituite fino ad individuare il colore e il tipo di camola su cui i pesci mangiano .
Inoltre, visto che quasi sempre si pesca stando in acqua per avvicinarsi al pesce che, specie nei mesi che fa caldo, si sposta nella vena principale della corrente, occorrono anche un buon paio di stivali a tutta coscia o alla cintola (beIt) e un guadino.
Ci sarebbe da dire parecchio sull'eterna controversia tra canna morbida e canna rigida. Limitiamoci a consigliare un attrezzo rigido: i fusti in carbonio ad alto modulo oggi permettono di ottenere attrezzi leggeri e sensibilissimi nel cimino, che danno un controllo dell'esca incredibile. Poi scegliere un attrezzo fra i tre metri e trenta e i tre metri e sessanta con un'ampia gamma di pesi lanciabili, che permetta di pescare in qualsiasi fiume e di salpare un bel temolo o una trota con celerità

Le Esche
Questo è un argomento che suscita molti dubbi tra i principianti. Se puntiamo a temoli, trote e cavedani è sufficiente un certo numero di imitazioni di ninfe montate su ami piccoli, dal numero 12 al 16. La struttura dell'amo ha molta importanza. Non dimentichiamo che si lavora in condizioni difficoltà, col pesce che vende cara la pelle anche perché può sfruttare la corrente. L'amo deve avere un'ottima penetrazione, reggere alle sfuriate senza spuntarsi o piegarsi e avere le dimensioni adatte per montarvi l'imitazione. Andranno bene degli ami bronzati, con punta lunga e ardiglione arretrato, oppure quelli di tipo valsesiano, con punta molto lunga e senza ardiglione. Esistono in commercio ami appositamente fatti per la costruzione delle camole.
Il Temolo è la preda principe e la più pregiata di questa tecnica che permette di insidiare allo stesso modo anche trote, cavedani e barbi.
Dopo la fase primaverile, quando può andare bene qualsiasi imitazione purché di tinta tendente al marrone e verde marcio, con l'arrivo del caldo la disponibilità di cibo aumenta. Tra i sassi dei raschi è tutto un brulicare di larve. Le effimere si schiudono; basta osservare attentamente la superficie del fiume dove l'acqua è increspata per vedere un'enorme quantità di ninfe che affiorano dal fondo per dar vita all'insetto alato. Durante il tragitto che va dai sassi alla superficie l'insetto è facile preda dei pesci, però bisogna offrir loro un'imitazione quanto più verosimile possibile. Colore e sagoma sono determinanti.
Nel caso di acque torbide come quelle che può capitare di trovare dopo un improvviso temporale estivo, ottima è una ninfa di lana a corpo rigato in tinsel argento o oro di colore nero o marrone, tipo March Brown con peduncoli di pernice. Una buona variante è il colore oliva, se l'acqua è molto calda. In alternativa va bene anche l'imitazione di ninfa in pelo di lepre, difficile da trovare nei negozi, che Imita le grosse ninfe di insetti del genere Ecdjonuridi.
Se l'acqua è limpida dare la preferenza a ninfe piccole, più chiare ma sempre su toni oliva, con qualche riflesso argenteo o dorato derivato dall'inserimento di tinsel. Il temolo è sempre molto sensibile a queste tonalità. Il suo stomaco e la curiosità tipiche di un pesce insettivoro sono insaziabili sotto questo aspetto.
Per trote e cavedani possono andare bene le ninfe dorate con una piccola striscia di tinsel oro sulla parte inferiore e in testa una hackle di gallo, di colore marrone, oliva o giallo. Sui fiumi di buona portata e acqua chiara, come il Ticino o l'Adda, queste imitazioni hanno sempre dato ottimi risultati nei confronti delle trote. Sarà forse per la forma panciuta fatto sta che i salmonidi, da buongustai impenitenti, non sanno resistere a queste esche molto appetitose purché ben presentate.
Ma esiste un modo di capire che cosa sta mangiando il pesce, così da usare sempre le imitazioni più redditizie? Un trucco c'è, ma farà storcere il naso a certi "puristi". Si tratta di sventrare la prima trota o cavedano decenti e osservare cosa hanno nello stomaco. Le camole mangiate per ultime sono ancora integre e ben visibili, sicché non ci vuole molto a capire se le nostre imitazioni dovranno avere certe sfumature, più o meno hackles o determinate dimensioni. Una volta trovata l'esca, non resta che sostituire le tre camole con quella giusta per aumentare le probabilità di cattura. Così, cambiando i vari tipi di ninfa e il peso da applicare a fine fila in funzione delle condizioni dell'acqua, si ottengono, un po' per volta, risultati sempre più soddisfacenti. Come sempre, però, gran parte del successo dipende dall'abilità personale, dall'inventiva e dalla capacità di trarre insegnamento dalle esperienze maturate sul campo.
Leggi e limitazioni
In alcune regioni d'Italia, come ad esempio in Piemonte, la pesca a camolera è stata vietata per l'assurdo pregiudizio che si tratti di una pesca distruttiva perché troppo micidiale. In realtà non si capisce con quale fine logico si è demonizzata una tecnica di pesca tanto tradizionale, che proprio in questi luoghi ha avuto le sue origini.
Un dato di fatto è che per esempio in Trentino oppure nel fiume Adda in Valtellina, ove questa tecnica è permessa, il numero dei temoli è addirittura in aumento!
Non è meglio usare il cervello e inculcare il principio della autolimitazione e rispetto delle leggi? Si può, al limite, ridurre il numero delle esche, tre artificiali sono più che sufficienti; limitare il periodo, limitare i giorni, ma a cosa serve abolire?
Antonio Castiglioni.

lunedì, maggio 14, 2007

..per chi non pescava a Camolera

La maggior parte delle catture del week end e' stata caratterizzata da esemplari presenti da tempo nel canale che sono probabilmente stati messi in movimento dalla presenza del massiccio lancio del 8 Maggio.
I pochi esemplari del recente lancio che sono stati catturati avevano lo stomaco completamente vuoto ad indicare un ambientamento ancora da fare.
Le "vecchie" sono state "fregate" con moschette "segrete" da parte dei vecchi "moschidi " del Canale( parecchi neofiti della camolera sono rientrati a casa con il cappotto).
Per chi ,come i nostri amici della foto ( e anche chi scrive) si e' fatto una bella camminata all'aria aperta ( senza trote) , non e' un problema ; arriveranno sicuramente giornate migliori.

Quando si dice :" GENTE CONTENTA"!!!!

Simone comincia a preoccupare gli altri pescatori.

Il CICLOPESCATORE


Quando si dice che l'italiano e' "fantasioso" si puo' sicuramente inserire anche il pescatore del CANALE nella categoria.
Sergio ha atrezzato la "perfetta bicicletta del pescatore" che sta' sottoponendo a brevetto internazionale.
Si tratta di una bici completamente attrezzata di sacche, portacanne e portaguadino posteriore nonche' di cassettiere porta ami e portapiombi.
Non manca nemmeno una apposita sacca refrigerata per conservare il pesce nelle lunghe pedalate sotto il sole sui 14 chilometri della riserva.
NOTA: abbiamo notizie di qualcuno che sta' studiando anche una soluzione utilizzando i pattini !!!