giovedì, dicembre 28, 2006

Cormorani: effetti devastanti


I cormorani sono tornati quest'anno in branchi massicci e hanno iniziato il massacro.
Questi predatori che da una decina di anni stanno sempre piu' aumentando la loro presenza nel periodo invernale anche nelle nostre acque, non hanno nemici naturali , non sono oggetto di interventi organici di contenimento e depredano le risorse ittiche con prelevamenti che portano le speci autoctone vicino all'estinzione .In particolare le speci piu' predate sono quelle che normalmente stazionano in acqua libera ( persico,savetta, temolo,pigo, cavedano, trota).
E' stato calcolato che ogni cormorano consumi attorno ai 500 grammi al giorno di pesce e cio' significa che i 300 cormorani che stazionano da novembre a marzo nel tratto di fiume dalla diga Miorina a Porto della Torre (5 km) prelevano , ogni giorno 150 kg di pesce ( 4500 kg al mese!!!!)
L'aspetto piu' impressionante comunque e' evidenziato da queste foto : il cormorano caccia,ferisce e uccide anche pesci che non puo' mangiare perche' troppo grossi.
Studi e convegni approfonditi sono gia' stati svolti nelle provincie di Bolzano, Udine, Como con l'ausilo di ricercatori delle universita' e degli istituti di ricerca sulla fauna selvatica . In Valtellina e' stata calcolata una riduzione dell'80% del Temolo nell'anno 2000. A fronte dei dati scentificamente dimostrati in quelle provincie si e' dato inizio ad un abbattimento organico e controllato che ha ripristinato le normali condizioni di equilibrio ecologico delle speci limitando e riportando sotto livelli accettabili il danno economico e ambientale . La decisione dell'abbattimento controllato e' stata presa dopo ampio dibattito e sperimentazioni alternative ( strisce poste sui corsi d'acqua, spari a salve,disturbi nelle aree di sosta e nei posatoi) che hanno dato esito negativo: i branchi si abituano ai disturbi in pochi giorni.Occorre prendere coscienza che la presenza di questa specie estranea alle nostre acque e' un danno ambientale equiparabile ( se non peggio) ai danni creati dagli scarichi fognari abusivi e quindi che le autorita' competenti preposte alla tutela dell'ambiente ( Parco Ticino, Provincia, Regione ) mettano in atto le misure di salvaguardia ambientale e biologica gia sperimentate con successo in altre realta' nazionali ed Europee.

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