
Agosto ,nonostante le piogge dei mesi scorsi, si e' dimostarto avaro sulle nostre montagne del Rosa . Pochi "fioroni" e qualche Giallino (o gallinaccio) che pero' e' stato sufficente per i primi "tagliolini ai funghi" della stagione .
L'immutabilita' del fiume e il suo continuo rinnovarsi giorno dopo giorno stagione dopo stagione piena dopo piena . Il fiume come saga del tempo degli uomini che ne sono stati stregati . Ritornare alle radici profonde qualunque esse siano, ritrovare il senso del presente guardando al passato.Una cosa per pochi intimi ai quali nulla devi spiegare perche tutto e' gia' chiaro anche se non li hai mai incontrati e forse le parole non servono nemmeno, infastidiscono, e sviliscono le cose del fiume.
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