I cormorani sono tornati quest'anno in branchi massicci e hanno iniziato il massacro.
Questi predatori che da una decina di anni stanno sempre piu' aumentando la loro presenza nel periodo invernale anche nelle nostre acque, non hanno nemici naturali , non sono oggetto di interventi organici di contenimento e depredano le risorse ittiche con prelevamenti che portano le speci autoctone vicino all'estinzione .In particolare le speci piu' predate sono quelle che normalmente stazionano in acqua libera ( persico,savetta, temolo,pigo, cavedano, trota).
E' stato calcolato che ogni cormorano consumi attorno ai 500 grammi al giorno di pesce e cio' significa che i 300 cormorani che stazionano da novembre a marzo nel tratto di fiume dalla diga Miorina a Porto della Torre (5 km) prelevano , ogni giorno 150 kg di pesce ( 4500 kg al mese!!!!)
L'aspetto piu' impressionante comunque e' evidenziato da queste foto : il cormorano caccia,ferisce e uccide anche pesci che non puo' mangiare perche' troppo grossi.
Studi e convegni approfonditi sono gia' stati svolti nelle provincie di Bolzano, Udine, Como con l'ausilo di ricercatori delle universita' e degli istituti di ricerca sulla fauna selvatica . In Valtellina e' stata calcolata una riduzione dell'80% del Temolo nell'anno 2000. A fronte dei dati scentificamente dimostrati in quelle provincie si e' dato inizio ad un abbattimento organico e controllato che ha ripristinato le normali condizioni di equilibrio ecologico delle speci limitando e riportando sotto livelli accettabili il danno economico e ambientale . La decisione dell'abbattimento controllato e' stata presa dopo ampio dibattito e sperimentazioni alternative ( strisce poste sui corsi d'acqua, spari a salve,disturbi nelle aree di sosta e nei posatoi) che hanno dato esito negativo: i branchi si abituano ai disturbi in pochi giorni.Occorre prendere coscienza che la presenza di questa specie estranea alle nostre acque e' un danno ambientale equiparabile ( se non peggio) ai danni creati dagli scarichi fognari abusivi e quindi che le autorita' competenti preposte alla tutela dell'ambiente ( Parco Ticino, Provincia, Regione ) mettano in atto le misure di salvaguardia ambientale e biologica gia sperimentate con successo in altre realta' nazionali ed Europee.
Questi predatori che da una decina di anni stanno sempre piu' aumentando la loro presenza nel periodo invernale anche nelle nostre acque, non hanno nemici naturali , non sono oggetto di interventi organici di contenimento e depredano le risorse ittiche con prelevamenti che portano le speci autoctone vicino all'estinzione .In particolare le speci piu' predate sono quelle che normalmente stazionano in acqua libera ( persico,savetta, temolo,pigo, cavedano, trota).
E' stato calcolato che ogni cormorano consumi attorno ai 500 grammi al giorno di pesce e cio' significa che i 300 cormorani che stazionano da novembre a marzo nel tratto di fiume dalla diga Miorina a Porto della Torre (5 km) prelevano , ogni giorno 150 kg di pesce ( 4500 kg al mese!!!!)
L'aspetto piu' impressionante comunque e' evidenziato da queste foto : il cormorano caccia,ferisce e uccide anche pesci che non puo' mangiare perche' troppo grossi.
Studi e convegni approfonditi sono gia' stati svolti nelle provincie di Bolzano, Udine, Como con l'ausilo di ricercatori delle universita' e degli istituti di ricerca sulla fauna selvatica . In Valtellina e' stata calcolata una riduzione dell'80% del Temolo nell'anno 2000. A fronte dei dati scentificamente dimostrati in quelle provincie si e' dato inizio ad un abbattimento organico e controllato che ha ripristinato le normali condizioni di equilibrio ecologico delle speci limitando e riportando sotto livelli accettabili il danno economico e ambientale . La decisione dell'abbattimento controllato e' stata presa dopo ampio dibattito e sperimentazioni alternative ( strisce poste sui corsi d'acqua, spari a salve,disturbi nelle aree di sosta e nei posatoi) che hanno dato esito negativo: i branchi si abituano ai disturbi in pochi giorni.Occorre prendere coscienza che la presenza di questa specie estranea alle nostre acque e' un danno ambientale equiparabile ( se non peggio) ai danni creati dagli scarichi fognari abusivi e quindi che le autorita' competenti preposte alla tutela dell'ambiente ( Parco Ticino, Provincia, Regione ) mettano in atto le misure di salvaguardia ambientale e biologica gia sperimentate con successo in altre realta' nazionali ed Europee.
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